Call for ideas… Il futuro delle startup italiane

Prendi un’idea, coltivala e dalle tutti gli strumenti per strutturarsi e mettersi alla prova. Qui al Polo crediamo che sia questa la strategia migliore per coltivare il grande patrimonio di conoscenze e abilità del nostro territorio.

L’idea prima dell’impresa
Per incentivare quanto più possibile questa iniziativa strategica, il Polo, oltre a creare le proprie call (come Startupper alla Pari) ospita eventi che si muovono sulla stessa linea.

Da qui la scelta di ospitare uno degli incontri di presentazione di Android Factory 4.0. L’iniziativa, con cui Google, Luiss EnLabs e LVenture Group offrono un percorso di pre-accelerazione, chiama a raccolta le idee con un unico vincolo, utilizzare il sistema operativo Android, e due settori privilegiati, Made in Italy Digitale e Industry 4.0.

Si parte dal presupposto, spiega Andrea Di Benedetto nel suo intervento, che in Italia il modello di startup “alla californiana” non ha attecchito. Abbiamo un approccio, una mentalità e infrastrutture molto diverse, ma ricchezza, qualità e quantità di idee non sono da meno, anzi. L’unica soluzione, quindi, è intercettare queste idee prima che si spengano contro il muro della burocrazia, le pressioni delle famiglie o le allettanti proposte del “posto fisso”.

Creare sempre più occasioni in modo da rafforzare anche una cultura del pitch e della richiesta di partecipazione. In questo modo non solo riusciremo a intercettare grandi idee alla nascita, ma potremmo anche educare molti altri ragazzi a capire come valutare e presentare un’idea.
Un programma di pre-incubazione conosciuto, condiviso e aperto al territorio è l’unico modo per non disperdere il capitale umano che cresce in questa zona; per recuperare i ragazzi quando ancora vivono tra il sogno e la paura, quando una mano tesa potrebbe fare la differenza tra lanciarsi con concretezza nella nuova impresa o abbandonare tutto.

Voi dateci l’idea, noi il team e il budget: Android Factory 4.0
Incentivare le idee, addirittura di chi ancora non ha un team di sviluppo è l’obiettivo di Android Factory 4.0 che si è presentata al Polo lunedì 5 dicembre.
L’apertura è stata di Benedetta Arese Lucini, consigliera del Ministro Calenda in tema di startup, innovazione e venture capital e startupper lei stessa, che ha sottolineato l’importanza del digitale come leva dello sviluppo della piccola e media impresa.
Dopo di lei Diego Ciulli, policy manager di Google e Ludovica Tartaglione, di Luiss EnLabs, hanno invece presentato il progetto e gli obiettivi che lo muovono, totalmente in linea con le esigenze delineate poco prima.

Come e perché introdurre internet all’interno del processo manifatturiero italiano è stato il cuore dell’intervento di Diego Ciulli che ha anche raccomandato ai candidati di pensare globale, mostrare i dati e ragionare “smart!”.

Ludovica Tartaglione ha invece regalato al pubblico indicazioni e suggerimenti su come presentare e gestire un’idea verso e durante un percorso di pre-accelerazione come quello che i selezionati intraprenderanno a Luiss EnLabs.

Dopo di loro una decina di pitch che hanno dato modo a tutti di ricevere ottimi suggerimenti; utili se vorranno inviare la propria candidatura per Android Factory 4.0 (entro il 9 gennaio 2017).

Indicazioni interessanti anche per chi volesse tentare la strada di Startupper alla pari a cui, vi ricordiamo, potete aderire fino a venerdì 16 dicembre.

L’intervista del Presidente del Polo Tecnologico Andrea Di Benedetto

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