qbHand la mano robotica che “adatta la presa”
Afferrare oggetti, comunicare e trasmettere sensazioni sono alcune delle funzioni della mano umana, organo complesso oggetto di moltissimi studi in ambito robotico.
Grazie a qbrobotics, spinoff del Centro Piaggio e dell’IIT con sede nel Polo Tecnologico di Navacchio, è nato un prodotto assolutamente innovativo nello scenario di protesi e arti robotici: qbHand.
Derivazione del prototipo di ricerca Pisa/IIT SoftHand, sviluppato dall’Istituto Italiano di Tecnologia e Centro di Ricerca “E.Piaggio” dell’Università di Pisa, qbHand è la mano robotica che unisce delicatezza e forza: di facile apprendimento, capace di adattarsi agli oggetti con cui interagisce e flessibile.
Le componenti innovative della qbHand si riassumono nella struttura e nel principio
di funzionamento che si ispirano a quelli di una mano umana: combina in modo efficace robustezza e flessibilità, è in materiale plastico e ottenuta attraverso tecnologie di costruzione additive, cioè con stampa 3D.
Ma quali sono le caratteristiche funzionali di qbHand?
– le falangi rotolano l’una sull’altra esattamente come avviene nelle articolazioni umane
– tra le dita nessun vincolo rigido, ma legamenti per conferire elasticità
– le ruote dentate sono sostituite da veri e propri tendini: più elastici e flessibili
– un unico motore controlla tendini e legamenti per garantire un utilizzo più semplice della protesi e diminuire i tempi di apprendimento
– è in grado di adattarsi agli oggetti alternando prese delicate e forti.
Un nuovo traguardo robotico
La capacità di distinguere le prese è un grande passo avanti nei sistemi robotici per la manipolazione e la presa di oggetti.
qbHand è in grado di distinguere, per esempio, tra un sasso e una fragola, applicando una presa energica al primo e una lieve al frutto. Riesce a discernere il tipo di movimento come una mano umana e questo la rende estremamente utile non solo in campo industriale, ma in particolare in quello dell’assistenza e del servizio.
Dal 2012, qbrobotics è coinvolta in attività di ricerca e sviluppo all’interno di progetti
internazionali, finanziati dall’Unione Europea, come i progetti SAPHARI
(sviluppo di sistemi di attuazione soft), SOMA (fornitura di mani robotiche), e SoftPro, dove la società è parte attiva nella realizzazione di nuove soluzioni tecnologiche per la riabilitazione.