Innovazione, compenetrazione e collaborazione: Google I/O e gli Extended Event

Come ogni maggio da ormai 10 anni è di nuovo tempo di Google I/O, il mega-evento con cui Google racconta al mondo tutte le sue novità.

I/O sta per Input/Output: uno scambio di idee tra Google e ogni altra persona che possa contribuire, dipendenti, sviluppatori e utilizzatori.
E per amplificare al massimo questa idea di scambio, Google incentiva gli Extended Events. Da ogni parte del mondo, aziende e gruppi interessati possono organizzarsi e trasmettere gli streaming dell’evento, aggiungere discussioni, workshop e conferenze.

Grazie all’attività e all’impegno organizzativo di  Beeapp, startup dell’Incubatore d’Impresa del Polo Tecnologico , in collaborazione con  GDG (Google Developers Group) di Pisa, è stato possibile realizzare a Navacchio uno degli Extended Events . 

La prima serata, che ha visto una grandissima partecipazione con oltre 40 partecipanti provenienti da tutta Italia, quella del keynote, era in doppio streaming: dal Polo di Navacchio e dal Polo Fibonacci a Pisa,  nell’occasione è stato fatto, per la prima volta ,  anche un hangout con gli altri gruppi in Italia, e un collegamento diretto da San Francisco.

La seconda sera, invece, è stata l’occasione per fare eventi di formazione e aggiornamento di alto livello che ha visto protagonista, tra gli altri, Fabio Collini, uno dei massimi esperti tra gli sviluppatori Android  in Italia, che ha approfittato dell’occasione per parlare di Databinding.

E dall’auditorium del coworking abbiamo tutti assistito agli strabilianti e futuristici annunci di Google. Come già Windows e Apple, anche Mountain View punta tutto sull’intelligenza artificiale. Nasce un nuovo assistente (più discreto di Siri e Cortana) al momento senza nome ma in grado di imparare a conoscervi e contestualizzare le vostre domande. Un assistente a cui potrete chiedere qualunque cosa in ogni punto della vostra casa, grazie a Google Home, altro annuncio di punta.

E come se non bastasse, tra gli obiettivi di Big G per il prossimo anno, troviamo anche una sfida a WhatsApp. Si chiamerà Allo e sarà una nuova app per la messaggistica con molti “effetti speciali” per i contenuti e soprattutto con il supporto dell’intelligenza artificiale, che ci proporrà le nostre risposte sulla base del nostro modo di scrivere, anche “leggendo” le foto. Accanto ad Allo, anche Duo, un nuovo sistema di videochiamata che mostra al ricevente il video di chi lo sta chiamando prima che risponda. Non ci dilungheremo sulle molte altre novità per sviluppatori e appassionati, tra cui un incremento dei dispositivi di sicurezza.

La platea del “nostro” evento era abbastanza meravigliata, così come forse anche il resto del mondo. Dal nostro punto di vista noi non possiamo che ammirare ciò che sta dietro a tutto questo: il “sistema dell’innovazione di Google”. Una logica aziendale che non perde occasione per dare spago a qualunque idea, incentivare i collaboratori a pensare creativo, sempre e comunque, senza paura di sbagliare.

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