Semplificare la vita di chi viaggia con cani. La storia di Food For Dogs
Pets & Innovation, la nostra rubrica dedicata alle storie di chi ha dato vita a un’impresa o una startup nel settore Pet, ci porta a conoscere un’imprenditrice e una startup la cui mission è molto chiara: sviluppare soluzioni per rendere più semplice la vita di chi viaggia con cani.
Parliamo con Sara Merighi, fondatrice di Food For Dogs e esperta in branded content e product placement.
Sara, com’è nata Food For Dogs?
Food for Dogs è nata da una passione e anche da un’esigenza personale. Vivo a Milano con due cani. Una sera, tornata a casa dall’ufficio, dovevo uscire a cena con degli amici. Mentre mi preparavo e passavo in rassegna tutte le cose da fare prima di uscire, ho pensato quanto sarebbe stato comodo se i miei cani avessero potuto mangiare con me, senza doverli invece nutrire prima. Loro mi seguono dappertutto, sono sempre con me nel mio tempo libero, fanno parte della mia famiglia: «perché non possono venire a mangiare con me al ristorante?» mi sono chiesta.
Ne ho parlato con la mia amica Roberta, che oggi è anche mia socia, con la quale condividevo periodicamente nuove idee, mossa dal desiderio di creare un mio progetto imprenditoriale. Quella volta ci ha pensato un attimo e, inaspettatamente, mi ha detto «Questa volta l’idea è buona, ci possiamo lavorare».
Da qui è nato il nostro primo prodotto: una lunch box creata proprio per nutrire il cane fuori casa, perfetta per i ristoranti e per gli alberghi. La box ha funzione di ciotola, all’interno contiene una pappa sottovuoto di altissima qualità.
Il nostro è un settore di nicchia, ma non così piccolo se consideri che nel 2020 3,5 milioni di italiani sono andati in vacanza con il proprio cane e il trend è in crescita.
E dopo la lunch box avete iniziato a lavorare anche su altri prodotti?
Sì, lavorando nell’ambito della pet hospitality, ci siamo rese conto che non esistono attualmente standard sulla base dei quali una struttura ricettiva può definirsi pet friendly e che mancano prodotti e servizi adeguati. Per questo abbiamo iniziato a organizzare webinar, per sensibilizzare gli operatori su questa carenza del settore e proporre soluzioni, e abbiamo creato la prima linea in Italia di allestimenti studiati appositamente per le strutture ricettive che vogliono diventare pet friendly: trapuntini per il letto, cuscini da terra, ciotole e sottociotole prodotti con materiali sfoderabili e lavabili, eleganti e personalizzabili.
Lavorate in un settore, quello della ristorazione e dell’ospitalità, che è stato molto colpito dalla pandemia. Qual è stato l’impatto sul vostro lavoro?
Paradossalmente abbiamo avuto nel 2020 lo stesso fatturato del 2019 lavorando solo nei 3 mesi estivi. Questo risultato è stato per noi un segnale di quanto i nostri prodotti piacciano, ci ha spinto ad andare avanti e a continuare a investire in questo progetto.
E cosa bolle in pentola da Food for Dogs in questo momento?
Abbiamo appena chiuso un accordo con un importante gruppo d’acquisto francese, Cadhi, e stiamo provando, attraverso un’amica che vive a San Pietroburgo, a portare Food For dogs in Russia. Per il TTG2021, la fiera del turismo internazionale che si svolgerà a Rimini ad ottobre, stiamo lavorando ad un paio di nuovi prodotti tra cui dei pet corner di ultima generazione in collaborazione con un’altra start up.
In queste settimane stiamo inoltre testando le nostre doggy lunch box su due tratte di GNV per la Sardegna. Il flusso di proprietari che viaggiano con i loro cani sui traghetti è importante. Solo nei mesi di alta stagione estiva GNV hanno circa 70.000 viaggiatori con cani.
Tutte le nostre idee convergono su un punto: semplificare la vita di chi viaggia con cani. Per anni ho viaggiato con i miei cani sottoponendomi a delle vere e proprie corse a ostacoli. Alberghi che non prendono prenotazioni se vuoi portare con te il cane, grosse valige per portarti dietro tutto ciò di cui potrà aver bisogno, accessi alla spiaggia limitati, insomma una fatica micidiale. Con Food For Dogs vogliamo semplificarci la vita e semplificare la vita di chi, come noi, vuole portare con sé il cane in vacanza.