#vitadastartupper Una fucina di idee per coltivare progetti innovativi. Intervista a Michael Bertola, fondatore di Be-different

Avete mai conosciuto un inventore? L’imprenditore con cui parliamo oggi può senz’altro fregiarsi di questa qualifica. Si tratta di Michael Bertola, fondatore di Be-different.
Be-different sviluppa Moon, una linea di supporti per tablet dal design brevettato, ergonomico e molto elegante, fatti con materiali ecosostenibili, prodotti ad esempio grazie al recupero dei materiali di scarto della lavorazione del marmo.

Ecco cosa ci ha raccontato Michael della sua #vitadastartupper.

Presentati in 20 parole.
Sono Michael Bertola, fondatore di un’azienda di costruzioni edili e di Be-different, una fucina di idee nella quale coltivo progetti innovativi.

Cosa ti ha spinto a fondare Be-different?
Innanzitutto, la mia irrequietezza. Non riesco a star fermo, lavoro ogni giorno anche di notte sulle idee che mi vengono in mente. E poi la consapevolezza che il tempo non è scalabile, è importante dedicarlo a qualcosa in cui vediamo prospettive di crescita, sia a livello personale che di business.
Nel 2014, a seguito di un infortunio, la mia prospettiva di vita è cambiata in modo radicale ed ho capito che dovevo assolutamente fare ciò che mi piace fare: ideare, strutturare e mettere sul mercato progetti innovativi. Da quel giorno, quotidianamente, perseguo le mie idee e procedo per la mia direzione.

Da quale idea sei partito?
Sono partito dal design di un supporto per tablet dallo stile raffinato fatto con materiali di recupero. Ho iniziato a sviluppare l’idea nel 2014, sono andato alla ricerca dei materiali più appropriati e ho brevettato il design sia in Italia che all’estero. Ho prodotto nell’arco di pochi mesi il primo esemplare. La costituzione di Be-different mi ha permesso di dare una base solida al processo di brevettazione e di iniziare a presentare il prodotto nelle fiere di settore.

Quale difficoltà hai incontrato nella fase più iniziale?
La principale difficoltà è stata l’accesso al credito e i tempi troppo lunghi nell’ottenere un contributo per la valorizzazione della nostra invenzione.

Cosa stai cercando in questa fase?
Sto cercando di completare il team della startup con l’ingresso di un partner all’interno della società che possa apportare, oltre che capitale, anche il proprio know-how in termini di comunicazione e marketing.

Qual è la cosa più sorprendente che hai notato da quando hai avviato Be-different?
Mi sorprendono le persone che ho avuto modo di conoscere nel settore dell’innovazione e della tecnologia. Gli incontri che si fanno sono sempre interessanti e stimolanti.

Guardando al futuro prossimo, qual è la sfida che vedi davanti a te?
La sfida più a breve termine è quella di definire il piano di business affinché il progetto sia redditizio e economicamente sostenibile. Sul lungo termine invece l’obiettivo, ambizioso, è creare nuove opportunità di lavoro nel territorio da cui provengo, quello di Carrara.

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